La Storia del Gioco del Lotto in Italia: Dalle Origini al Gioco Moderno

La Storia del Gioco del Lotto in Italia: Dalle Origini al Gioco Moderno

Il gioco del Lotto è una delle tradizioni più radicate nella cultura popolare italiana. La sua storia attraversa secoli, evolvendosi da antiche forme di lotterie locali fino al sistema moderno regolamentato dallo Stato. In questo articolo scopriamo la storia del Lotto in Italia, dalle origini fino alle innovazioni più recenti.

Le Origini del Lotto: tra leggenda e realtà storica

Il gioco del Lotto affonda le sue radici nel Rinascimento. Le prime forme organizzate si svilupparono in Italia nel Cinquecento, soprattutto nelle città di Genova, Venezia e Napoli.

Lotto a Genova: il primo modello

Il Lotto di Genova è considerato il capostipite del gioco moderno. Nasce come sistema per eleggere a sorte i membri del Consiglio cittadino: i nomi dei candidati venivano inseriti in un’urna e ne venivano estratti alcuni. Presto il popolo iniziò a scommettere sull’esito di queste estrazioni, trasformando un procedimento elettorale in un vero e proprio gioco d’azzardo.

Espansione nelle altre città

Nel corso del XVII e XVIII secolo il gioco si diffuse in altre città italiane:

  • Venezia regolamentò le estrazioni con norme specifiche.
  • Napoli divenne un centro nevralgico del Lotto popolare, con abitudini di gioco strettamente legate alla smorfia napoletana.

Il Lotto e lo Stato

Già a partire dal XVIII secolo, i vari Stati preunitari riconobbero il Lotto come fonte di entrate fiscali, organizzando le estrazioni e imponendo tasse sulle giocate.

Con l’Unità d’Italia (1861), il gioco del Lotto venne unificato sotto la gestione dello Stato italiano. Le estrazioni vennero regolamentate a livello nazionale e il Lotto divenne un importante strumento di finanziamento pubblico.

La Nascita del Lotto Moderno: la Legge 528 del 1982

Il Lotto moderno nasce ufficialmente con la Legge 2 agosto 1982, n. 528, che riordina il settore e riserva allo Stato l’esercizio esclusivo del gioco, affidandolo all’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato (AAMS).

Caratteristiche principali:

  • Estrazione di 5 numeri su 10 ruote: Bari, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino e Venezia.
  • Sorti tradizionali: estratto semplice, ambo, terno, quaterna, cinquina.
  • Introduzione del sistema automatizzato per raccolta giocate e pagamento vincite.

L’automazione e la concessione: gli anni ’90

Negli anni ’90 il Lotto si trasforma grazie alla tecnologia:

  • D.P.R. 7 agosto 1990, n. 303: regolamento dei punti di raccolta automatizzati.
  • Dal 1993: il servizio passa in concessione a Lottomatica S.c.p.a. (oggi Lottoitalia S.r.l.).
  • D.P.R. 16 settembre 1996, n. 560: regolamento per la gestione in concessione.

Il nuovo millennio: Ruota Nazionale e premi più alti

Con la Legge Finanziaria 2005 (L. 311/2004):

  • Viene istituita la Ruota Nazionale (undicesima ruota con estrazioni a Roma).
  • I premi vengono adeguati (es. cinquina pagata fino a 6 milioni di volte la posta).
  • Introduzione di un tetto massimo di vincita a 6 milioni di euro per scontrino.

Le nuove modalità di gioco

Per ampliare l’offerta e attrarre nuovi giocatori:

  • 10eLotto (2009): gioco complementare con diverse modalità (legato alle estrazioni, immediato).
  • 10elotto ogni 5 minuti (2009) con estrazioni a cadenza frequente di ogni 5 minuti.
  • Lotto Più (2012): giocate predefinite con moltiplicatori più alti.
  • Aumento delle estrazioni a tre volte a settimana.

Le innovazioni recenti

Negli ultimi anni:

  • Simbolotto (2019): gioco gratuito abbinato al Lotto, con simboli e premi extra.
  • Estrazione del venerdì (2023): introdotta per finalità solidali, oggi stabile.
  • Numero Oro (2024): nuovo gioco opzionale che premia se uno dei numeri giocati corrisponde al quinto estratto della ruota scelta.

Lotto in Italia: curiosità, regole e segreti della sua evoluzione

Il gioco del Lotto in Italia ha una storia affascinante non solo per le sue radici popolari, ma anche per le tante curiosità nascoste tra leggi, regolamenti e prassi burocratiche. In questo articolo scopriamo gli aspetti meno noti della storia del Lotto: dalla sicurezza fisica delle matrici alle scelte legislative più insolite.


La sicurezza “fisica” e la burocrazia degli inizi

Prima dell’era digitale, il Lotto si basava su controlli fisici e meticolosi per garantire la correttezza del gioco.

👉 Le matrici negli armadi a tre chiavi
Il D.P.R. 7 agosto 1990, n. 303 stabiliva che le matrici delle giocate dovevano essere custodite in armadi di sicurezza dotati di tre chiavi differenti, ciascuna in mano a un diverso responsabile. Un sistema che oggi sembra quasi cinematografico!

👉 Il pagamento con vaglia della Banca d’Italia
Per vincite sopra le 250.000 lire (secondo la legge 528/1982), era necessario presentare lo scontrino all’Intendenza di Finanza. Il premio veniva pagato tramite vaglia cambiario della Banca d’Italia, spedito al domicilio del vincitore.

👉 Le Commissioni di zona
Le vincite venivano verificate da commissioni composte da funzionari delle Finanze, Tesoro e Monopoli, che custodivano le matrici e convalidavano i premi.


La transizione umana: la fine del “personale del Lotto”

La riforma del 1982 non riguardò solo il gioco, ma anche i dipendenti pubblici che lo gestivano.

👉 Esodo volontario e nuove ricevitorie
La legge soppresse il “ruolo del personale del Lotto”, offrendo ai dipendenti con oltre 60 anni l’anzianità necessaria per la pensione. Chi aveva meno di 60 anni poteva dimettersi e ottenere la concessione di una ricevitoria privata: una trasformazione da dipendenti statali a imprenditori del gioco.


Dai mille miliardi di lire ai sei milioni di euro

L’evoluzione del Lotto riflette anche la storia economica del Paese.

👉 I limiti in lire
Nel 1982, il massimo importo giocabile era di 200.000 lire, con un premio massimo per scontrino fissato a un miliardo di lire.

👉 La rivoluzione del 2005
Con la Legge Finanziaria 2005, la cinquina iniziò a pagare fino a sei milioni di volte la posta e il tetto massimo fu portato a 6 milioni di euro.


Curiosità legislative e meccaniche di gioco

Dietro le nuove modalità di gioco si celano scelte tecniche e legislative curiose.

👉 La nascita della Ruota Nazionale
La Ruota Nazionale fu introdotta non con una legge sul gioco, ma con un semplice comma della Legge Finanziaria 2005 (comma 489).

👉 Il Simbolotto e il calendario ministeriale
Il decreto che istituì il Simbolotto definì con precisione la rotazione annuale della ruota abbinata: un calendario che elenca mese per mese quale ruota è valida per il gioco.

👉 La scelta del quinto estratto
Nel Numero Oro (2024) la vincita è legata al quinto numero estratto di ciascuna ruota: una scelta studiata per aumentare la suspense durante le estrazioni.


La coesistenza di vecchio e nuovo

Il passaggio al sistema automatizzato non fu immediato.

👉 Il regolamento del 1990 prevedeva che ricevitorie manuali e automatizzate convivessero durante la fase di transizione, ognuna regolata dai propri ordinamenti.